O Musica, riflesso dell’anima!

“Anche se il tempo passa (Amore)” – Lucio Dalla

“Noi la vita la annusiamo in tutti i posti, ma lei passa senza neanche un ciao…
oppure vola come i ladri sopra i tetti se ci provi non la puoi fermare…

Io lo so perchè da un certo punto in poi le cose cambiano
e so anche perchè amore per me non è mai stato facile…

Anche se il tempo passa, e tu non sei mai la stessa (vita),
la voglia che ho di te non l’ho mai persa
e, se ogni istante ci cambia, se ogni cosa è diversa,
c’è amore e resterà nella mia testa…

Dentro a treni e a aeroplani ho fatto a pezzi ogni istante della vita mia,
ma sempre lì tra le sue mani che cadevo che capivo che volava via

e così dovrei cercare di fermarla per tenerla solo un poco con me,
durerebbe pero’ solo un giorno, lo so, ma neanche un attimo (neanche un attimo)…

Così anche se il tempo passa, e tu non sei mai la stessa (vita)
ti voglio e ti vivrò per tutto il tempo che resta…
Anche un ultimo sguardo, il tempo di una carezza
e per il bacio che ancora non ho, che io non ti persa!

Come milioni di persone a cercare le parole
per provare a stare ancora insieme
per volersi ancora bene…

Eccolo il tempo che passa, sempre da quella porta
da dove entra e se ne va, la vita che resta
fosse stato cosi’ che non l’ho mai persa
e se la strada durerà forse amore si ferma…”

8 pensieri su “O Musica, riflesso dell’anima!

  1. Non sono mai stato un grande estimatore di Dalla, te lo dico con onesta’.
    Forse perche’ sono un idiota, o forse perche’ non mi sono mai fermato, FERMATO !
    a guardare la Vita e a pensare per bene, per esempio, a testi come questi e a pensare che Dalla ne ha scritti molti…
    Forse la Vita mi ha preso, usato, strapazzato e buttato via il piu’ delle volte senza che io e Lei ci scambiassimo mai un pensiero, una parola…
    Forse l’ho fatto io con la Vita, questo.
    Forse eravamo entrambi di fretta… forse non sarebbe stato male veramente almeno una volta scambiarsi una carezza, come dice Dalla, io e Lei…
    Beh, come sai, la stellina di *Mi Piace non la posso schiacciare.
    Ma ogni volta che scrivi qualcosa che ti colpisce, devo dirti la mia, amica mia.

    *Mi piace.

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    • Un memento a me stessa, un vademecum irrinunciabile: questa canzone è un inno alla vita, un invito a volersi bene e ad apprezzare quanto ci circonda.
      Un mio grandissimo difetto è pensare a ciò che non ho in un contesto di privazione, rinuncia e sacrificio…parole come queste, testi come quello che ho pubblicato, mi ricordano (dall’oltretomba) che la vita è bella e che dovrei adottare nuovi occhi per rivalutarla sotto un’altra luce, più veritiera, più “giusta”.
      E’ incredibile constatare come l’ispirazione promani specialmente da persone che non ci sono più, menti che hanno lasciato il loro segno indelebile, quasi come in una “corrispondenza d’amorosi sensi”, “affinità elettive” fra l’umanità intera e i pochi che si sono distinti, ciascuno nel suo ambito, ciascuno nel proprio settore, ciascuno con un’impronta personale d’originalità unica e inimitabile.

      Che bella la varietà umana, che piacere scoprire questa comunanza di sensazioni inattese fra chi vive e chi non c’è più (eppure vive ugualmente)!

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      • si… nella musica italiana ce ne sono stati, a livello musicale e di idee/testi;
        per me due su tutti: De Andre’ e Gaber.
        Hanno lasciato molto su cui riflettere. E anche dal punto di vista musicale, secondo me, hanno lasciato molto… per esempio erano due grandi chitarristi, ma, non essendo fondamentalmente degli esibizionisti nel senso “privato” del termine, non lo sfoggiavano.. Usavano la chitarra per raccontare storie e lasciare idee, quando avrebbero potuto “sfighettare” e “fare gli sborrroni”; mille miglia lontano dal loro essere…
        Ed erano persone “complicate” caratterialmente… Avevano il cervello su un’altra lunghezza d’onda.. per questo pensavano e scrivevano con quella profondita’, secondo me..
        Fortuna per la nostra anima che ci sono stati….
        Un abbraccio…

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      • La grande bellezza dell’Arte in ogni sua forma ed espressione (musica e letteratura in primis) è proprio la capacità di infonderci un senso d’appartenenza al mondo in cui viviamo: c’è sempre qualcuno che canta un nostro pensiero, che descrive episodi della nostra condizione esistenziale, che suona melodie che ci canticchiamo nella mente senza un perché… La grandezza dell’Arte sta nel rendere tangibile l’impensabile.

        Un forte abbraccio!

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  2. visione romantica, aulica, dieri anche sensibilizzante, in realtà noi veniamo al mondo senza essere invitati e spesso ci comportiamo anche male, combattiamo tra noi per conquistare cose che non possono appartenere a nessuno.

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    • L’istinto di prevaricazione è insito nella natura umana, capace al contempo anche di grazia, generosità e bellezza… Sta a noi scorgervi mostruosità o sublimità, tenendo ben presente che abbiamo soltanto un’unica possibilità, una vita, per scoprirlo.

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      • Anche la tua é un’interpretazione soggettiva, eppure non mi lascia perplessa…per fortuna che esistono biodiversità e varietà!
        Semplicisticamente parlando, si suol dire che “il mondo é bello perché é vario”, e io mi ci ritrovo pienamente: soltanto grazie agli oltre sette miliardi di individui disseminati un po’ qua e un po’ là sul globo, ho alla mano quei termini di paragone grazie ai quali posso creare la mia particolaristica visione del mondo, riflesso dei miei trascorsi, dei miei pregi e dei miei difetti, ovvero della mia soggettività. Ognuno di noi é un universo a sé stante…

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